PILI DEGLI AUTIERI (P.ZZA UNITA' D'ITALIA). Il Reale Automobile Club d' Italia con il suo patrocinio ed i suoi finanziamenti, commissionò l'opera allo scultore triestino accademico d' Italia, Attilio Selva e venne inaugurata il 24 maggio 1933. L'idea di realizzare dei Pili portabandiera nacque molto prima, già durante la prima guerra mondiale, con l'intento di completare l'opera di sistemazione dell'area ora denominata piazza dell' Unità d'Italia, ma per vari motivi anche economici si dovette attendere. Agli Autieri è stato riservato l'onore di custodire, idealmente il tricolore della patria, innalzato a Trieste dai bersaglieri il 3 novembre 1918. Ai piedi dei pili, infatti, gli Autieri montano la guardia ai vessilli d'Italia e di Trieste, quando vengono issati e dispiegati al vento, simboli sacri ed emozionanti di indissolubile unione tra la città e la Madrepatria. Quei quattro Autieri di bronzo stanno là, quasi vigili sentinelle, perché mai i due vessilli, dopo essere stati congiunti a prezzo di tanto sangue, abbiano ad essere separati l'uno dall'altro. È doveroso, infine, ricordare che la sacralità dei Pili venne sigillata anche dal sangue degli ultimi Caduti per l'italianità di Trieste. Sulla piazza, davanti ad essi, nel tragico novembre del 1953 vennero falciate dal piombo straniero le vite di tre giovani cittadini, insorti con la folla per invocare il ritorno dell' Italia. I loro nomi sono incisi sui basamenti.
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