Abbiamo pubblicato una nuova foto

ALLA SCOPERTA DELLE ZONE DI TRIESTE 🙂
Villa Bazzoni (rione di S.Vito).

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La Villa Bazzoni fu costruita nel 1838 su progetto dell’architetto cividalese Giovan Battista de Puppi, il committente fu Gracco Bazzoni, commerciante Lombardo, capostipite di una prestigiosa famiglia.
I Bazzoni erano molto legati alla Patria e alle simbologie classiche, come si può ammirare da alcuni elementi ritrovati all’interno del parco.
La villa e le relative foresterie furono cenacolo di vari artisti e letterati italiani. Nel 1998 la villa, le scuderie e il parco furono acquistati dall’Osservatorio Astronomico di Trieste – INAF che eseguì cospicui lavori di restauro. Nel 2007 l’intero patrimonio venne riconosciuto un bene monumentale da conservare con specifico decreto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Nel cuore del parco si entra in un luogo isolato dal resto: un tempo era utilizzato come accessorio di servizio per il giardino stesso, oggi è stato riqualificato in luogo di pace e lettura che racchiude l’essenza di ciò che ogni visitatore potrà respirare mettendosi in ascolto. Osservando la Natura così come il tempo ce l’ha portata, si scoprirà forse un silenzio-non-silenzio che richiama i nostri sensi e il tempo di ciò che fu e sarà.
Al centro del giardino c'è il guardiano, il cane levriero con due putti, chiaro richiamo alla Lupa romana.
Nel vialetto d’ingresso a fine 2020 è stata realizzata un’installazione provvisoria, un muro di bambole. È l’iniziativa Wall of Dolls, presente anche in altre città italiane, per manifestare contro la violenza sulle donne.

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